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27 Dicembre 2019 2024-11-07 16:22Home
IO
SCELGO
STEM.
La scintilla per l'avvio di una trasformazione culturale
IL PROGETTO
Diffondiamo la
consapevolezza di poter scegliere
“Io scelgo la Matematica”, “Io scelgo l’Ingegneria”, “Io scelgo la Fisica”, "Io scelgo la Scienza", "Io scelgo la Chimica".
Ciascuna di queste dichiarazioni può essere il primo passo di un percorso verso una carriera lavorativa stimolante, ricca di opportunità e di possibilità di crescita personale, e soprattutto in grado di avere un impatto positivo sulla società.
Il nostro obiettivo? Far sapere alle giovani e alle giovanissime che anche loro possono pronunciarle.
Lo sapevi che...?
STEM è l'acronimo con cui si indicano tutte le discipline scientifico-tecnologiche (dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics) sia in ambito accademico sia in ambito lavorativo.
Nell’era dell'Industria 4.0, le competenze STEM sono considerate quelle in grado di abilitare ai mestieri e alle professioni del futuro.
Nel mondo, solo il 35% circa delle studentesse sceglie campi legati alle STEM nell’istruzione superiore e universitaria.
Le percentuali crollano se guardiamo alle ICT (3%), alle scienze naturali, alla matematica e alla statistica (5%) e all’ingegneria, al manufacturing e alle costruzioni (8%). Solo lo 0,4% delle ragazze aspira a diventare una professionista delle ICT, contro il 4,8% dei ragazzi.
Dati EQUALS 2019
Nel 2019, tra i laureati 25-34enni, possiedono una laurea STEM appena il 16,2% delle donne, contro il 37,3% degli uomini.
Le ragazze in media si laureano con voti più alti (107,3/110 contro 106,4/110 dei ragazzi) e risultano anche più regolari negli studi: a concludere il percorso nei tempi previsti è il 50% delle studentesse, contro meno del 48% degli studenti.
Dati Istat e Assolombarda 2020
A 1 anno dalla laurea STEM, gli uomini guadagnano in media 1.510 euro al mese, le donne 1.428.
Per le donne gli indirizzi di ingegneria, scientifico e chimico-farmaceutico mostrano comunque dei rendimenti superiori rispetto agli indirizzi non-STEM: in alcune aree geografiche questa variazione oscilla tra il 19% e il 28%.
Dati AlmaLaurea 2018 e Assolombarda 2020
Solo il 28% delle persone che si occupano di ricerca in tutto il mondo è donna.
Il divario di genere si riflette anche nell’editoria accademica: ad esempio, i ricercatori che hanno pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet tra il 2013 e il 2018 sono 3.858, mentre le ricercatrici edite sono state solo 2.020. Dati ONU e The Lancet 2019
I pregiudizi che si sono consolidati nel tempo
e gli stereotipi di genere stanno ostacolando le carriere
delle ragazze e delle donne nella scienza e nella tecnologia.
Le role model
Abbiamo intervistato tante professioniste in ambito STEM appartenenti a diverse realtà aziendali: figure di riferimento, modelli a cui ispirarsi, esempi utili a scalfire quei pregiudizi che finiscono per limitare le aspirazioni delle studentesse.
“Dalla teoria alla pratica”, le testimonianze di chi non ha creduto alla storia delle “cose da uomini” e ha scelto per sé un futuro diverso.
Le aziende
Non sono
solo belle parole
Esistono realtà del tessuto produttivo che credono fortemente nel valore dell'inclusione, per le quali la professionalità non è una questione di genere, ma di competenze, talento, leadership.
Scopri le aziende che hanno aderito alla nostra iniziativa!
Chi siamo
STEM by Women
La nostra è un’associazione di aziende, organizzazioni e persone che promuove gli studi e le carriere femminili in area STEM, perché crediamo sia importante abbattere quei pregiudizi di genere che, impropriamente, restringono la cerchia di coloro che possono contribuire al progresso della nostra società in tema di trasformazione culturale, innovazione e sviluppo tecnologico.
Ci impegniamo in attività di sensibilizzazione, di ricerca, di formazione e di sviluppo di competenze STEM, tutte finalizzate alla valorizzazione del ruolo delle donne nell’ambito delle professioni ad alto contenuto scientifico e tecnologico.
Per questo motivo, incoraggiamo le studentesse delle scuole medie inferiori e superiori a sviluppare una lettura critica degli stereotipi di genere e a vincerli intraprendendo studi universitari in materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche a cui corrispondono ottime opportunità professionali; inoltre, promuoviamo politiche di inclusione e partecipazione all’interno delle aziende e delle organizzazioni in cui scienza e tecnologia sono fattori-chiave, puntando alla diffusione di buone pratiche.